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LE PAGELLE 2024. 3. SI CRESCE CON LE INFRASTRUTTURE CHE IN SICILIA DECRESCONO.

TRASPORTI ED INFRASTRUTTURE – VOTO 4

Dal 2023 Schifani è commissario straordinario per il completamento dei lavori dell’autostrada A19. Qualcuno se n’è accorto? Forse soltanto i subcommissari da lui prontamente nominati. A fine dicembre 2023, Schifani lanciava un ultimatum: completare i lavori della Palermo-Agrigento entro la fine del 2024! Ci siamo arrivati e nulla è accaduto, con gli incidenti stradali e le tragedie che continuano a ripetersi su quella strada maledetta. Per non parlare della realizzazione del collegamento ferroviario ad alta capacità (si badi bene, non ad alta velocità) Palermo-Catania, con ritardi nei cantieri che stanno portando alla perdita dei fondi del PNRR.
Bastano questi tre esempi per dimostrare il fallimento dell’azione del Governo sul fronte delle infrastrutture. A poco servono l’apertura di qualche svincolo autostradale, inaugurato in pompa magna, o le conferenze stampa di presentazione di progetti avveniristici che si traducono in poco o nulla. Restano la realtà di un sistema infrastrutturale che rimane anni luce lontano da quello delle altre Regioni. Restano tempi di percorrenza per spostarsi all’interno della regione biblici ed inaccettabili nel 2024. Resta l’impossibilità di assicurare collegamenti rapidi ed efficaci con le zone interne, con pesantissime ricadute sul turismo e sull’economia. Anche perché i fondi FSC vengono “scippati” dal Governo nazionale per finanziare il Ponte sullo Stretto…

Ma anche sul fronte dei trasporti la situazione non è migliore. Basta pensare al paradosso al contrario del caro voli: come iniziare il mandato litigando con RyanAir e riuscire nel capolavoro di arricchire le compagnie aeree senza aiutare i cittadini siciliani.
Il Governo siciliano ha continuato a perseguire la scellerata strategia degli sconti sui prezzi dei biglietti nei periodi prefestivi avviata l’anno precedente, nonostante l’evidenza del fallimento: le compagnie hanno applicato ulteriori aumenti sui prezzi dei biglietti, che hanno superato il valore dello sconto, nei fatti totalmente riassorbito. Ci guadagnano soltanto le compagnie aeree: che intascano non soltanto quello che pagano i cittadini dal loro conto corrente, ma anche quello che i cittadini versano attraverso le tasse con i contributi che la Regione paga alle compagnie. Diabolico, non si possono trovare altri aggettivi. Errare è umano, perseverare è, appunto, diabolico.
Tutto questo, nonostante le nostre ripetute sollecitazioni, nonostante l’evidenza che altre Regioni, in particolare la Sardegna, hanno già avviato la virtuosa politica della programmazione, dei bandi internazionali, dei prezzi calmierati, in nome della continuità territoriale.
E da noi? Solo iniziative spot, come il famoso trenino dei desideri che ha riportato per le vacanze in Sicilia circa 500 emigrati, tra tombole, influencer, ricchi premi e cotillon. Peraltro, non presentate come iniziativa simbolica e divertente, ma come concreta ed efficace soluzione. Inaccettabile…

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Ingegnere, professore universitario, già rettore dell'Università di Palermo, nonno. E' stato candidato alla carica di governatore della Regione siciliana nel 2017 con la coalizione di centrosinistra.

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