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ALTRI RITARDI DIAGNOSTICI IN SICILIA. MA L’ASSESSORE ALLA SALUTE DOV’E’?

Dopo lo scandalo del ritardo dei referti degli esami istologici e delle lunghe liste d’attesa, potrebbe affacciarsi un altro guaio nella sanità siciliana. Centinaia di donne avrebbero fatto la mammografia secondo le procedure di screening e da mesi sono in attesa del referto, così come tanti altri per la ricerca del “sangue occulto nelle feci”. 

Questi screening sono quelli più comuni a cui i cittadini, soprattutto se invitati, si sottopongono per una diagnosi precoce di una eventuale neoplasia alla mammella e/o al colon retto. Neoplasie comuni con alta probabilità di guarigione se diagnosticate precocemente e curate in centri di eccellenza. 

Se questo nuovo ritardo nella refertazione dovesse corrispondere a verità, come sembrerebbe, ci si potrebbe trovare di fronte a un altro scandalo. Nel meridione, per questioni culturali e per mancanza di centri di riferimento, non sono tante le persone che si sottopongono ad accertamenti preventivi, e a pagamento comprensibilmente sono ancora di meno. 

Se la risposta arriva dopo mesi, può diventare un dramma, come è accaduto per il ritardo degli esami istologici. Inoltre, sembra che anche le lettere d’invito per sottoporsi a questi screening arrivino sempre a meno persone o forse non arrivano più. 

Perché sta succedendo tutto questo? È sempre più chiaro perché in Sicilia rispetto alle regioni del centro nord, la mortalità per neoplasie è più alta. Si fa poca prevenzione, le diagnosi precoci sono più rare, i tempi d’attesa per le cure sono troppo lunghi, mancano i centri di eccellenza o gli ospedali a indirizzo oncologico, soprattutto nelle province non metropolitane. 

È assolutamente necessario invertire la rotta. Visto tutti questi problemi, che portano inevitabilmente a un aumento di mortalità, all’emigrazione forzata di tanti pazienti, a un aumento di spesa per i cittadini, sarebbe inoltre opportuno che i governi regionali e nazionali mandassero dei nuovi ispettori per verificare ulteriori anomalie e ritardi nell’Asp di Trapani e trovare i rimedi, che ci sono, basta volerlo.  

Ma i problemi degli screening oncologici sono solo dell’Asp di Trapani o di tutta la regione? Dov’è il nuovo assessore regionale alla salute? Perché non da risposte e chiarimenti su questo tema, intervenendo prontamente per ripristinare e/o far funzionare il servizio bene e in tutta la Sicilia?                                 

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Cardiologo, dal 2015 al 2020 sindaco di Marsala, già direttore dell'U.O. di Cardiologia dell'Ospedale di Trapani

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