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AEREI: COSI’ LA REGIONE SPINGE IN ALTO LE TARIFFE!

Il quotidiano on-line Corriere.it pubblica un interessante studio comparativo delle tariffe aeree sulle rotte dai principali aeroporti italiani verso gli aeroporti del Sud. Lo studio mette a confronto le tariffe di viaggio a/r nel periodo 20-27 dicembre e confronta il volo più economico di questo periodo con le tariffe praticate durante gli ultimi 12 mesi.
Si nota subito un aumento delle tariffe medie fino al 50% per i collegamenti con la Sicilia e la Puglia, mentre si registrano riduzioni (seppur contenute) nei collegamenti con la Sardegna. Rappresentato in questo modo, sembra ci sia una sorta di accanimento da parte delle compagnie aeree verso la Sicilia ed i siciliani.
Ma proviamo a capirne di più. La Regione Sardegna ha indetto procedure di gara per la gestione del servizio aereo in regime di continuità territoriale dagli aeroporti sardi da/per i principali aeroporti italiani, fissando le rotte, gli orari dei voli che godono del contributo regionale e la tariffa massima applicata. L’affidamento del servizio ha validità di un anno e questo assicura che per questo periodo (almeno nei voli indicati) la tariffa rimarrà invariata, nonostante le oscillazioni della domanda di trasporto in prossimità delle festività o delle ferie estive. L’effetto secondario, ma non meno importante, è che le compagnie aeree non affidatarie nel tentativo di mantenere quote di mercato riducono le loro tariffe.
Approccio differente quello seguito dalla Regione Sicilia. Nessuna gara per il collegamento con gli aeroporti del centro/nord Italia e contributo economico su ciascun volo acquistato limitato al periodo natalizio su base percentuale passato adesso dal 25% al 50%. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: una continua escalation delle tariffe spinta verso l’alto dalla domanda di trasporto ancora non soddisfatta, continui stanziamenti di milioni di euro per contrastare il progressivo aumento delle tariffe, tentativi di trovare soluzioni alternative estemporanee (Sicilia Express con influencer e degustazioni a bordo) certamente non competitive (ben 23 ore per il collegamento Torino-Palermo) e comunque una tantum.
Il confronto mette, con rammarico, in evidenza l’assenza di una pianificazione del trasporto da parte del governo regionale, in grado di programmare una offerta di trasporto per soddisfare una domanda di mobilità complessiva (di picco nei periodi festivi e legati al turismo) che dovrebbe essere ormai già nota ad un Assessorato che ha, tra i suoi compiti istituzionali, la programmazione dei servizi di trasporto. La cronaca di queste settimane svela l’assenza di una visione di medio periodo sull’assetto della mobilità dei siciliani e di chi decide di fare della Sicilia il suo luogo di vacanza, su cui allocare risorse ben definite, senza ricorrere a continue e affannate variazioni di bilancio.
Presidente Schifani, assessore Aricò, studiate, magari copiate, cosa ha fatto la Sardegna! Dopo il panettone, mettetevi al lavoro per non ripetere l’emorragia di fondi già dal prossimo periodo pasquale, fondi inevitabilmente sottratte alle altre tante emergenze che attanagliano la nostra Sicilia.

Giuseppe Salvo
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Docente di Ingegneria dei Trasporti presso l'Università di Palermo, con oltre 25 anni di esperienza nella ricerca e nell'insegnamento nei settori della mobilità sostenibile e della pianificazione dei trasporti. Ha collaborato a numerosi progetti di ricerca nazionali ed internazionali sul miglioramento dei sistemi di trasporto pubblico. Il suo interesse principale riguarda l'analisi e la progettazione di soluzioni innovative per la mobilità sostenibile nel trasporto passeggeri e merci.

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