Le tentano tutte, ma non azzeccano mai quella giusta.
Sembra che il governo regionale stia preparando la cosiddetta manovra di primavera. Una cinquantina di milioni la portata, di cui sei finalizzati a tagliare l’addizionale comunale a valere su tutti i voli per gli aeroporti di minori dimensioni, Trapani, Comiso, Pantelleria e Lampedusa.
Misura da 6 euro (sic!) sul singolo biglietto, quindi di scarsissimo impatto per i viaggiatori siciliani e per i turisti, ma certamente rilevante sui grandi numeri. Ed è per questo che questa misura era stata richiesta con forza dalle compagnie aeree, in primis da Ryanair, arrivata a sostenere un vero e proprio ricatto: porto nuovo voli, ma solo se togli l’addizionale.
Insomma, dopo gli sconti contro il caro voli, la Regione si appresta a fare un altro regalo alle compagnie aeree. Di fatto, un altro bluff di modestissimo effetto per i siciliani.
Con gli sconti, le tariffe praticate dalle compagnie erano immediatamente ed ulteriormente cresciute proprio della misura degli sconti: nei fatti, sono risultati vantaggiosissimi per le compagnie e del tutto inefficaci per i viaggiatori.
Con il taglio delle addizionali comunali, l’effetto per i siciliani e i turisti rispetto al caro voli praticato nei periodi clou sarà risibile, mentre per le compagnie si prospetta un altro regalo da sei milioni!
Una presa in giro, un’altra, che magari sarà condita con quale iniziativa “specchietto per le allodole” come il trenino Trinacria Express dello scorso Natale.
Eppure, hanno anche l’esempio della Sardegna, che da anni attua la continuità territoriale, con tariffe fisse e calmierate in qualsiasi periodo dell’anno. Hanno detto che si può fare solo sui piccoli aeroporti: appunto…
Ma perché? Perché tanta pervicacia? Perché questo insistere nell’errore con tanta arroganza? È solo incapacità o ormai ha prevalso la sindrome del Marchese del Grillo? Io so io e faccio quello che me pare, voi…
Ingegnere, professore universitario, già rettore dell'Università di Palermo, nonno. E' stato candidato alla carica di governatore della Regione siciliana nel 2017 con la coalizione di centrosinistra.
