Care Amiche,
il 21 marzo prossimo a Palermo si svolgerà la PRIMA ASSEMBLEA DELLE DONNE DI ITALIA VIVA, che si celebra in un momento cruciale, in cui il dibattito sulla parità di genere si fa più acceso che mai, perché si cerca di mettere in discussione i diritti acquisiti negli ultimi 80 anni con le lotte di migliaia di donne.
L’emancipazione femminile nel ‘900 è stata una lotta lunga e difficile che ha portato un progresso significativo per le donne di tutto il mondo. Il diritto di voto, l’accesso al lavoro e all’istruzione, l’autonomia riproduttiva, la parità di genere, sono diventati realtà e obiettivi fondamentali per le donne di ogni epoca e paese, ma avvertiamo un serio pericolo di involuzione.
Con Trump e i tanti autocrati in giro per il mondo, stiamo rischiando di riportare la storia sui diritti civili indietro di un secolo. Trump vuole cacciare dall’esercito i transessuali, ha bandito da molte biblioteche libri che ritiene sbagliati con tematiche di genere, ha chiesto alla corte suprema federale di cancellare il matrimonio omosessuale, l’aborto è già stato eliminato come diritto federale, ha radicalmente tagliato i fondi alla ricerca, salute e istruzione, vuole fare un ordine esecutivo per cancellare il dipartimento dell’istruzione, è stata stilata una lista di parole proibite su genere, razza, crisi climatica…
E, purtroppo, il venticello trumpiano è già nel DNA del Governo Meloni. Per questo la nostra attenzione deve rimanere alta anche in considerazione del fatto che nessun Paese al mondo ha raggiunto la piena parità di genere, mentre l’Italia perde ancora posizioni e scivola all’87° posto.
Sono ancora tante le problematiche che ci riguardano che devono essere portate alla loro piena attuazione:
- La disparità nel mondo del lavoro e la questione del dislivello retributivo e pensionistico
- Il supporto economico alle famiglie e le misure di sostegno alla genitorialità
- La piena partecipazione delle donne nei diversi ambiti economici, politici ed istituzionali.
- La promozione della cultura della parità di genere nelle scuole, nei luoghi di lavoro, in famiglia per il contrasto ai preconcetti sessisti
- La violenza di genere e il fenomeno dei femminicidi
In Sicilia solo una donna su TRE di età compresa tra i 20 e i 64 anni lavora. Alla base dei ritardi sul lavoro femminile ci sono i nostri gap infrastrutturali, la cattiva Sanità, il Welfare che non c’è, le scuole senza tempo pieno, la mancanza di asili nido e servizi dell’infanzia e tanto altro.
Mentre il mercato del lavoro esclude o marginalizza le donne, le donne senza occupazione reggono un sistema di welfare informale in cui il lavoro di cura femminile non viene riconosciuto, ne valorizzato. Fare affidamento a risorse gratis, rende l’incremento della presenza femminile sul mercato del lavoro una priorità solo a parole.
Questo esercito di donne disoccupate non ha facilitato le nascite ma al contrario ne ha prodotto un calo progressivo che porterà la nostra Isola ad essere popolata da vecchi, mentre i nostri giovani vanno via.
Le aspettative sulla prima Premier donne erano tante e sono state tutte deluse.
Per fare crescere in Sicilia Italia Viva vera alternativa riformista, il nostro ruolo è essenziale e lo dobbiamo fare con un metodo aperto, creando spazi di approfondimento e di dialogo per affermare la piena e totale cittadinanza delle donne dentro e fuori il partito.
Vi aspetto!
Rosanna Montalto
Commercialista e Revisore legale. Per oltre 30 anni impegnata nell’associazionismo d’impresa e, dal delitto di Libero Grassi, nell’associazionismo antiracket e antiusura. Vicepresidente Comitato Pari Opportunità ODCEC di Palermo. Componente di Giunta della Camera di Commercio di Palermo-Enna per due mandati e componente del Consiglio Camerale per quattro mandati fino al 2023. Responsabile Pari Opportunità di Italia Viva Sicilia