La Medicina di Genere, o delle differenze, rappresenta un importante passo avanti verso l’obiettivo finale della medicina personalizzata. Questo approccio alla pratica medica è fondato sulla consapevolezza delle differenze biologiche, psicologiche e sociali tra individui di diversi generi.
La Legge 3/2018 ha istituito l’Osservatorio sulla Medicina di Genere, proprio allo scopo di monitorare l’attuazione delle azioni di promozione, applicazione e sostegno alla Medicina di Genere, previste nel Piano predisposto dal Ministero della Salute. In tal senso, all interno dei luoghi di lavoro sono costituiti i Comitati Unici di Garanzia (CUG) per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere lavorativo e contro le discriminazioni, il mobbing e ogni forma di violenza fisica e psicologica, obbligatori per tutti gli enti pubblici italiani.
Proprio i CUG italiani (che raggiungono il numero di 300 circa e sono raggruppati in una Rete Nazionale) sono stati oggetto di una ricerca da parte di uno dei Gruppi di Lavoro dell’Osservatorio, il Sottogruppo “Medicina del Lavoro – CUG e Medici Competenti”.
La ricerca si è basata su un questionario online, composto da 12 domande chiuse, con varie articolazioni a risposta aperta, al fine di rilevare le esigenze di attività dei CUG e focalizzare l’attenzione sulla sorveglianza sanitaria e sulla valutazione dello stress, con particolare riferimento all’individuazione di patologie invalidanti dei lavoratori e all’approccio sesso-genere in salute e malattia.
Ebbene, nonostante esistano eventi sentinella con connotazioni specificamente femminili (difficoltà a conciliare lavoro/vita, molestie, aggressioni, ecc.), si riscontra l’assenza di questi dati.
E’ evidente che quanto fatto non è ancora sufficiente. Serve un’organizzazione del lavoro trasversale per rilevare la percezione del disagio e promuovere la salute occupazionale di genere. Sarebbe utile includere una formazione obbligatoria specifica su discriminazioni e forme di violenza sul lavoro, con attenzione alle differenze nella salute degli uomini e delle donne. Temi che dovrebbero essere base di linee guida, inclusa la formazione sulla valutazione dello stress lavoro correlato. Ciò potrebbe migliorare sia la valutazione, sia gli interventi per l’equità di genere.

Mariapia Mannino
Pedagogista, già dirigente responsabile UO Formazione ed UO Comunicazione e Privacy ASL6 di Palermo. Ha conseguito il titolo di comunicatore pubblico presso l'Università Bocconi. E' stata responsabile per le Politiche di Genere presso la Segreteria Nazionale Confederale della UIL e designata a livello internazionale per la Commissione ONU sulla condizione femminile nel mondo fino al 2016. Tra il 2014 ed il 2018 è stata vice presidente del Comitato nazionale per l'attuazione dei principi di parità di trattamento ed uguaglianza tra lavoratrici e lavoratori presso il Ministero del Lavoro.