E’ ormai di dominio pubblico nazionale, il ritardo anche di otto – dieci mesi del referto degli esami istologici di tremila e trecento pazienti, di cui oltre duecento risultati positivi per diagnosi di cancro. Fatto mai successo nella storia della sanità italiana.
A questi pazienti e ai loro familiari, la cui diagnosi con tale notevole ritardo, indifendibile e inaccettabile, ha doppiamente stravolto la vita, quale aiuto concreto sta dando o darà l’Asp di Trapani e/o la regione Sicilia? Non sarà certo sufficiente quello degli psicologi che è stato promesso.
Vista l’assenza di un ospedale a indirizzo oncologico in provincia, molti di questi pazienti saranno costretti a ricoverarsi lontano per potersi curare, anche per la mancanza di fiducia nel sistema sanitario regionale.
Di fronte a uno stravolgimento della vita non solo per la diagnosi del cancro, ma anche per il ritardo con cui è stata fatta, la Regione dovrebbe creare e mettere a disposizione dei pazienti e dei familiari un fondo per contribuire alle spese, viaggi, permanenza lontano da casa, assenza dal lavoro, ma anche per risarcire i danni.
A maggior ragione considerando che la responsabilità è tutta sua, dal presidente al direttore generale dell’Asp, passando dall’assessorato alla salute, con sfumature di grigio diverse.
E’ assolutamente necessario dare un aiuto economico ai pazienti e ai familiari, per le spese in più che sono costretti a sobbarcarsi e invitarli, aiutarli a curarsi nei centri migliori. Tanti rischiano di non farlo per difficoltà organizzative e soprattutto economiche. Ricoverarsi negli ospedali delle regioni del centro nord, ma anche a Palermo, costa molto di più che curarsi in provincia di Trapani, soprattutto per i familiari.
Le statistiche ufficiali purtroppo dimostrano che negli ospedali di eccellenza, la probabilità di guarigione, per le malattie oncologiche, è molto più alta rispetto a curarsi in Sicilia e soprattutto in questa provincia, dove manca un ospedale a indirizzo oncologico, fondamentale per la diagnosi e le cure più aggiornate per questi pazienti.
Cardiologo, dal 2015 al 2020 sindaco di Marsala, già direttore dell'U.O. di Cardiologia dell'Ospedale di Trapani