Tanto tuonò che piovve.
Il presidente della Regione Schifani, su proposta dell’assessore Faraoni, ha formalmente comunicato al direttore generale dell’ASP Trapani, Croce, l’avvio del procedimento di decadenza e la risoluzione del relativo rapporto di lavoro per gravi responsabilità gestionali. L’assessorato ha nelle more disposto la sospensione del direttore generale per due mesi.
Provvedimento inevitabile, anzi tardivo, più volte da noi invocato in questi ultimi giorni.Ma Croce è davvero l’unico responsabile?
Abbiamo avuto modo di studiare la relazione conclusiva della indagine ispettiva presso l’ASP di Trapani condotta dagli ispettori regionali del DASOE (prot. n. 8362 del 15.03.2025), ma anche la nota di controdeduzioni redatta dal DG e datata 18.03.2025. Dal confronto tra i documenti emergono chiarissime responsabilità in carico all’Assessore alla Salute ed ai Dirigenti Generali dei Dipartimenti dell’Assessorato.
La relazione ispettiva fa riferimento, tra l’altro, all’incontro convocato il 4 marzo 2025 presso la presidenza della Regione, presenti Schifani, Faraoni e i Dirigenti Generali DPS e DASOE, in cui Schifani richiede le motivazioni per cui Croce non avrebbe tempestivamente allertato l’Assessorato della “gravissima situazione organizzativa e funzionale in cui si trovava l’ASP”.
In quella sede Croce “ha offerto come giustificazione la circostanza che era venuto a conoscenza del problema solo nel mese di luglio 2024 e che l’autonomia di cui il Direttore Generale è titolare gli imponeva la responsabilità di individuare le soluzioni”, assicurando che la problematica era stata efficacemente affrontata e che residuavano solo 300 casi da refertare.
Dichiarazione rivelatasi falsa il giorno successivo 5 marzo 2025, in occasione di una nuova riunione presso l’ufficio di gabinetto dell’Assessore, in cui il Direttore Sanitario dell’ASP Trapani dichiara che restavano da analizzare 1.405 casi relativi al 2024 e 1.908 casi relativi ai primi due mesi del 2025, per un totale di 3.308 casi.
Ma l’aspetto ancor più rilevante è un altro: nelle sue controdeduzioni, Croce dedica un intero paragrafo (n.4 Dialogo con l’Assessorato regionale alla Salute) al tema delle interlocuzioni con l’assessorato, sottolineando che:
“In data 18 luglio 2024, nove giorni dopo aver avuto notizia da parte del Direttore dell’Uoc Anatomia patologica della sussistenza di un arretrato di 3.000 casi, il Direttore generale dell’Asp Trapani ha trasmesso agli indirizzi p.e.c. dell’Assessorato regionale della Salute e del Dipartimento della Pianificazione strategica una dettagliata informativa (a partire dalla precisa entità dell’arretrato) sulla esistenza della criticità e sui correttivi in corso di adozione quale la richiesta di collaborazione rivolta alle altre Aziende sanitarie, corredata infine della necessaria richiesta di autorizzazione preventiva all’esternalizzazione del servizio in favore di un operatore economico privato.”
E, scrive ancora Croce:
“A detta nota non è per vero mai pervenuta alcuna risposta né in ordine all’autorizzazione all’esternalizzazione né in ordine all’impiego di un ipotetico ruolo “proattivo” da parte dell’Assessorato nel favorire l’ingaggio delle altre Aziende sanitarie pubbliche da parte dell’Asp Trapani”.
Insomma, l’Assessorato è rimasto completamente sordo alle sollecitazioni, sia pure tardive del Direttore Generale.
Gli unici cenni di interesse verso la situazione dei referti a Trapani sono stati, invece, puntuali e cioè relative alla richiesta di informazioni per due casi specifiche situazioni cliniche evidentemente di interesse per Ufficio di Gabinetto dell’Assessore regionale per la Salute e dall’Area interdipartimentale ispettiva presso il DASOE. Non interessava il problema generale, ma due situazioni specifiche!
Ma c’è ancora dell’altro. Nella nota contenente le controdeduzioni, al paragrafo n.13 Accertamento ispettivo regionale, il DG Croce afferma che al termine dell’ispezione del 3 marzo presso la sede dell’ASP è stato redatto un verbale sottoscritto da tutti i presenti, nel quale gli ispettori del DASOE, sostanzialmente, lo avevano assolto.
Scrive infatti testualmente il DG:
“Ci si limita a trascrivere uno stralcio delle conclusioni avuto riguardo alle iniziative poste in essere, nel breve volgere di dodici mesi, dall’attuale governance:
Il DASOE prende atto della completezza delle azioni adottate dall’attuale Direzione strategica, sottolineando e raccomandando che la Commissione interna dalla stessa Direzione frattanto preposta e insediata accerti in particolare le responsabilità inerenti alla mancata vigilanza da parte dei Direttori delle UU.OO.CC. di Anatomia Patologica dell’Asp Trapani e Ginecologia e Ostetricia del P.O. di Mazara del Vallo e alle relative anomalie gestionali cliniche e sanitarie da parte dei medesimi … In definitiva, si conviene che ogni utile strumento è stato posto in essere dall’attuale Direzione strategica al fine di porre rimedio al consistente arretrato ereditato e al fine di assicurare la più celere riconduzione ai tempi previsti per l’esecuzione e refertazione dei campioni istologici”.
In altri termini, al termine dell’ispezione gli ispettori del DASOE avevano scagionato il Direttore Generale, scaricato le responsabilità sulle Unità Operative e, scendendo scendendo, sui singoli anatomo-patologi, accusati dalla commissione ispettiva di lavorare poco rispetto agli analoghi colleghi nazionali.
E’ evidente che il DASOE aveva tentato di assolvere Croce, nei fatti per scaricare da ogni responsabilità i due dipartimenti dell’Assessorato, DPS e DASOE, ma anche l’Assessore, ed in primis il Presidente. Semplicemente insopportabile.
Il quadro è chiaro: Croce ha indiscutibili responsabilità sulla gestione organizzativa dell’ASP ed in particolare sul mancato monitoraggio dei ritardi nell’erogazione dei referti degli esami istologici. Ma l’Assessorato non può scrollarsi di dosso il problema, adottando la solita logica dello scaricabarile verso livelli inferiori e meno difesi. Ci sono omissioni evidenti e dimostrate, responsabilità in seno ad entrambe le direzioni dell’Assessorato della Sanità che hanno, per versi ed aspetti diversi, doveri di controllo, monitoraggio e valutazione dei Direttori generali delle Aziende del SSR.
Ma il più pesantemente responsabile è chi ha permesso e continua a permettere la lottizzazione politica delle direzioni generali, così come di quelle sanitaria ed amministrativa, di chi nomina assessori con scarse capacità e per di più li commissaria (con nessun riferimento all’oggi, ma a quello che è stato ieri), a chi continua a permettere alla politica di imporre personaggi che non hanno né preparazione, né curriculum, né qualità.
Non crediamo ci possano essere dubbi: il responsabile principale è senza alcuna possibilità di smentita il Presidente SCHIFANI, insieme con la sua Giunta. Non è forse inutile richiamare che la nomina dei 18 Direttori Generali lo scorso anno fu un atto esclusivo del governo regionale, che si avvalse del silenzio assenso della competente Commissione dell’ARS e che quindi è unicamente responsabile della scelta, tra gli altri DG, dell’avvocato Croce.
Una ricostruzione completa dal quale emerge un quadro sconvolgente. Senza voler sminuire le responsabilità di Croce sino evidentissime e molto pesanti quelle in capo agli attori dell’assessorato e del governo regionale: perchè l’esternalizzazione del servizio, come emerge dalla relazione, avrebbe richiesto a monte la necessaria copertura finanziaria, senza la quale nemmeno la pur autonoma Asp poteva procedere, pena l’attivazione del giudizio di responsabilità contabile da parte della Corte dei Conti. E perché solo l’assessorato avrebbe potuto ordinare alle altre Asp territoriali compiti di supplenza verso quella di Trapani: nell’interesse dei cittadini e dell’organizzazione tutta della sanità siciliana. È una brutta, brutta storia di insipienza e scaricabile , che avrà possibili ulteriori risvolti con l’inevitabile ricorso del manager contro la risoluzione del suo contratto.
Il Presidente Schifani è un maestro nel trovare capri espiatori quando invece andrebbero trovati i responsabili, i mandanti, i conniventi e seguita la filiera delle responsabilità verso l’alto e verso il basso. Un sistema malato non si risolve con un allontanamento. L’efficienza è l’efficacia di ogni azione di governo, di ogni scelta implica in prima persona la responsabilità del controllo e la capacità di intervenire prima che comportamenti irresponsabili generico danni. La sanità Sicioiana è veramente malata quando se ne renderanno conto???