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PUNTA RAISI FUNZIONA. ORA LA COMPETENZA PREVALGA NELLE NOMINE

Già dalla fase del suo insediamento, il governo regionale ha iniziato a perseguire l’obiettivo della privatizzazione degli aeroporti siciliani per dare loro “sviluppo e competitività” ed al tempo stesso attrarre nuovi investimenti, creare sviluppo e sostenere il turismo”.

Tale processo necessita non solo di una ferrea volontà politica ma, e soprattutto, una governance a capo della struttura aeroportuale palermitana di grande spessore tecnico ed organizzativo. Dopo una lunga e faticosa trattativa consumata tra il Comune di Palermo, la Regione e le fameliche forze politiche della maggioranza, il delicatissimo Risiko si è completato soltanto sul finire del 2024 ed ha portato alla convergenza sul nome di Vito Riggio per ricoprire il ruolo di Amministratore Delegato. 

Già Presidente di ENAC, profondo conoscitore del trasporto aereo, sia del “volato” che a terra, Riggio è sembrata la sintesi perfetta per assolvere al difficile mandato di iniziare e completare il processo di privatizzazione.

Fin qui la storia. Ma proviamo a porci qualche domanda.

Prima di tutto. È necessaria la privatizzazione? La risposta potrebbe essere immediata in considerazione che praticamente la totalità degli aeroporti italiani prevede la presenza di privati nelle società di gestione. Non vi è dubbio che l’ingresso di gruppi privati di rilevante spessore può permettere nuovi investimenti e l’ulteriore sviluppo dello scalo.

Bisogna considerare, d’altra parte, che l’aeroporto di Palermo non naviga certamente in cattive acque, anzi. Il volume di passeggeri, in dieci anni, è cresciuto dai quasi 5 milioni del 2015 ai 9 milioni dello scorso anno ed anche i primi due mesi del 2025 riportano una crescita superiore all’8% rispetto al corrispondente periodo del 2024. Il traguardo, simbolico e non solo, dei 10 milioni di passeggeri sembra ben raggiungibile, con ulteriori prospettive di crescita anche in considerazione del positivo trend del turismo.

Gli ultimi bilanci della Gesap (i cui azionisti, come è noto, sono principalmente la Città metropolitana ed il Comune di Palermo, la Camera di Commercio di Palermo ed Enna ed il Comune di Cinisi) hanno registrato utili confortanti e sempre in crescita, frutto di un volume complessivo di produzione ormai superiore ai 100 milioni di euro

Insomma, una società in salute, una vera gallina dalle uova d’oro, circostanza non così frequente alle nostre latitudini. Anche sul fronte degli investimenti sono già previsti e finanziati a valere sul Fondo Sviluppo e Coesione l’ampliamento dell’aerostazione ed altri interventi volti a rendere autonomo lo scalo sul fronte dell’alimentazione elettrica.  

La privatizzazione dell’Aeroporto di Palermo può quindi rappresentare un grande affare e va gestita con la massima attenzione, cura e trasparenza. Particolarmente importante sarà la nomina del Direttore Generale cui toccherà procedere dal punto di vista operativo alla privatizzazione. 

Inutile dire che i gossip sono già iniziati: senza che siano ancora noti i componenti della commissione selezionatrice, alcune fonti giornalistiche danno per probabile il ritorno di un ex Direttore, si dice gradito all’Amministrazione Delegato. Altre fonti lanciano ipotesi sulla valutazione della Gesap e addirittura sull’advisor che potrebbe acquisire le quote. Ipotesi, previsioni, non basate su valutazioni di merito, ma di appartenenza, seguendo le logiche più classiche di questa nostra irredimibile Regione.

Noi vigileremo con grande attenzione che siano rispettati regolamenti e procedure affinché questi passaggi seguano un preciso iter di trasparenza nella nomina del Direttore e nella comparazione delle offerte. Lo richiede la correttezza, ma anche la posta in gioco, altissima come in poche altre occasioni.

Giuseppe Salvo
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Docente di Ingegneria dei Trasporti presso l'Università di Palermo, con oltre 25 anni di esperienza nella ricerca e nell'insegnamento nei settori della mobilità sostenibile e della pianificazione dei trasporti. Ha collaborato a numerosi progetti di ricerca nazionali ed internazionali sul miglioramento dei sistemi di trasporto pubblico. Il suo interesse principale riguarda l'analisi e la progettazione di soluzioni innovative per la mobilità sostenibile nel trasporto passeggeri e merci.

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