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IL PRONTO SOCCORSO DELL’OSPEDALE CERVELLO DI PALERMO E’ UN LAZZARETTO

Intendiamoci, i medici e gli infermieri con quello che denunciamo oggi non c’entrano nulla. Anzi, possiamo solo ringraziarli, li abbiamo visti massacrarsi di lavoro in condizioni impossibili. Si, loro non c’entrano nulla col fatto che il pronto soccorso dell’ospedale Vincenzo Cervello di Palermo sia un vero e proprio lazzaretto. Ci siamo stati ieri mattina e possiamo documentare tutto, con la nostra testimonianza e con le foto che siamo riusciti a scattare all’interno. C’eravamo già stati in passato, annunciando la visita, avevamo riscontrato criticità ma i manager che stendono i tappeti rossi al passaggio degli esponenti di governo, quelli che ottengono la riconferma per i grandi risultati che presentano sul campo, ci avevano fatto trovare tutto in ordine. Ieri siamo andati senza preavviso ed è emerso il vero volto di un pronto soccorso che così com’è andrebbe solamente chiuso. La fila delle barelle inizia da fuori, all’addiaccio, dove sbarcano le ambulanze. Poi continua laddove dovrebbe esserci un monitor col turno degli accessi ed il colore dei codici e invece c’è scritto “nessun segnale”. Poi, senza soluzione di continuità prosegue al di là della porta, dove una sottospecie di triage prova a smistare il caos. Tutti i corridoi sono invasi da barelle, tutti, e le poche stanze sono stracolme, non entra nemmeno più uno spillo. Flebo, sacche con le urine spuntano da ogni parte. Sembrano ospedali di un paese in guerra, in piena e continua emergenza in cui i malati arrivano a frotte e non c’è il tempo di badare a tutti. Pazienti che stanno lì, in quelle condizioni, anche per dieci giorni ci hanno detto infermieri: “non riusciamo a smistarli tra i reparti e le cliniche non sempre li prendono, soprattutto nei periodi in cui hanno esaurito il budget.” E poi il territorio non assorbe nulla, è una gara a dire, “vai in ospedale”. Hanno tolto le stanze al pronto soccorso per darle al pronto soccorso pediatrico, ci spiegano, in una terribile guerra tra poveri. E presto ci sposteranno in un locale molto più piccolo di questo perché qui inizieranno dei lavori.
Schifani ci spiega sempre che tutto va bene, che la nostra sanità funziona. Provi a fare lui quello che abbiamo fatto noi ieri mattina, visiti i luoghi in cui sono costretti i siciliani che stanno male, visiti in che condizioni sono costretti a lavorare i pochi medici e infermieri disponibili a questo inferno e poi ci spieghi se ha ancora un senso gestire la sanità così, affidandola ai galoppini del deputato di turno, anziché a manager che non rispondono a nessuno se non alla qualità della salute dei siciliani. Non scriviamo più nulla, lasciamo che siano le foto che pubblichiamo a raccontare e non servirà l’ennesimo capro espiatorio a cui far pagare tutto, come accaduto già altre volte. Quel lazzaretto così com’è non lo riuscirebbe a gestire nemmeno Mandrake.

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