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MA LA SICILIA NON IMPARA MAI…

La Sicilia ha definitivamente perso 338 milioni di euro dai Fondi per lo Sviluppo e la Coesione della precedente programmazione. Si tratta dei i fondi europei che dovrebbero servire per ridurre il gap infrastrutturale rispetto alle regioni più evolute e che quindi avrebbero consentito di realizzare una serie di opere di grande rilevanza. Opere che interessavano il versante dell’emergenza idrica, ma anche quello del trattamento dei rifiuti; bonifiche ambientali di siti in diversi centri, ma anche opere portuali ed interventi su teatri e siti culturali; edilizia scolastica, ma anche collegamenti stradali e svincoli autostradali. Insomma, in una Regione in grande deficit infrastrutturale, una grande boccata di ossigeno nella direzione della crescita.
La ragione di questa autentica disfatta sta nel fatto che, nonostante le ripetute sollecitazioni da parte del Dipartimento per le Politiche di coesione e per il Sud della Presidenza del Consiglio, i progetti proposti sono rimasti privi di obbligazioni giuridicamente vincolanti. Uscendo dal burocratese, significa che le proposte non hanno ottenuto il decreto di finanziamento, semplicemente perché mancavano i progetti esecutivi. Non mancavano le risorse, sono mancati progetti. Questa è la verità!
Qualcuno si è assunto la responsabilità, politica e burocratica, di quest’ennesimo fallimento? Qualcuno ha riconosciuto la necessità di organizzare meglio la macchina amministrativa e tecnica per evitare il ripetersi di queste penose situazioni? Qualcuno ha fatto propria la filosofia di Sinner: se vinco, festeggio; se perdo, imparo?
Naturalmente no. Nella migliore tradizione, è immediatamente partita la corsa a scaricare le responsabilità sull’amministrazione precedente, anche se della stessa parte politica. Ma nulla cambia: siamo a fine 2024 e la gestione dei Fondi della programmazione 2021-2027 è ancora a zero, ferma alla casella di partenza. Dopo aver subito lo scippo di 1,3 miliardi di euro dal ministro Salvini per la costruzione del Ponte, il governo Schifani non ha ancora mosso un dito sui restanti 5,3 miliardi dei quali dispone. Ma, purtroppo, Sinner è nato a San Candido…

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Ingegnere, professore universitario, già rettore dell'Università di Palermo, nonno. E' stato candidato alla carica di governatore della Regione siciliana nel 2017 con la coalizione di centrosinistra.

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